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Lungo il Po a Torino oppure tra i colli della riviera ligure, Nietzsche camminava almeno otto ore al giorno. Pur non apparendo come la persona più facile con cui passeggiare, fare quattro passi insieme a lui può rivelare molto di un autore frainteso e svilito, marchiato di "ultragermanismo", e ridotto ai concetti di superuomo e volontà di potenza. Il Nietzsche raccontato da Giuliano Campioni perde i tratti del filosofo isolato per assumere quelli del vivace e originale interlocutore della discussione europea, che critica e supera i nazionalismi della sua epoca e si interessa delle novità parigine, dagli psicologi più raffinati ai romanciers dei boulevard, a cominciare da Paul Bourget. Sempre sotto il segno della ragione classica francese, in forte opposizione all'ideologia germanica di Wagner e al diffuso antisemitismo. "Quattro passi con Nietzsche" è un'approssimazione a un pensatore di straordinaria ricchezza, per cercare di rivelarne appieno la singolarità.